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Lego Braille Bricks

il mattoncini in Braille

Lego, il più amato brand di mattoncini per bambini, ha lanciato una nuova gamma di apprendimento per i giovani non vedenti e con disabilità visive, Lego Braille Brick.

Un kit di mattoncini speciali dotati di punti tattili e Braille sulla superficie, che indicano numeri e lettere diversi, e quindi possono essere utilizzati per insegnare diversi argomenti, dalla grammatica e dall’ortografia ai concetti matematici e alle lingue straniere. L’obiettivo è “rendere l’apprendimento più divertente”, afferma l’azienda, oltre ad aiutare ad insegnare a più giovani come usare il braille in modo interattivo – secondo la Federazione Nazionale dei non vedenti, attualmente negli Stati Uniti meno del 10% dei non vedenti possono leggere il Braille, poco meno del 5% in Inghilterra (cit. Royal National Institute of Blind People). I nuovi mattoncini sono stati lanciati dalla Lego Foundation, una branca del Lego Group che promuove l’apprendimento attraverso il gioco e saranno disponibili dal 2020.


Lego Braille Bricks

Infatti i mattoncini possono essere impilati e attaccati l’uno all’altro come normali Lego, rendendo l’apprendimento delle parole un processo tattile e divertente.
Il kit di 250 pezzi copre l’alfabeto Braille completo, numeri da zero a nove e simboli matematici.


Lego per non vedenti

Il progetto gettava le sue basi nel 2011, quando l’associazione danese dei ciechi ha suggerito il concetto alla Lego Foundation, mentre nel 2017 lo stesso concept veniva proposto dalla Fondazione Dorina Nowill con sede in Brasile. La Lego aveva quindi continuato a sviluppare prototipi con entrambe le organizzazioni. I Braille Bricks sono attualmente sottoposti a test nelle scuole in portoghese, danese, inglese e norvegese, mentre le versioni spagnola, francese e tedesca saranno testate entro la fine dell’anno. Il progetto prevede poi la distribuzioni gratuita alle istituzioni attraverso le organizzazioni partner.

Morten Bonde, l’art director senior del Lego Group che sta perdendo la vista a causa di un disturbo genetico dell’occhio, ha espresso così la sua soddisfazione:

Sperimentare reazioni da studenti e insegnanti a Lego Braille Bricks è stato di grande ispirazione e mi ha ricordato che le uniche limitazioni Nella vita incontrerò quelli che creo nella mia mente […] Mi commuovo vedere l’impatto che questo prodotto ha sullo sviluppo della fiducia e della curiosità accademica dei bambini ciechi e ipovedenti già nei giorni dell’infanzia.

Morten Bonde

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