Penso che la mia carriera sia cominciata quel giorno. Non potevo farne a meno. Avevo in testa un bellissimo vestito che la mia Barbie avrebbe potuto indossare al prossimo party e dovevo disegnarlo. Inutile dire che la mia maestra delle elementari non ha gradito. Ma la mia mamma si, lei aveva capito e, dopo la NABA e il Politecnico, ora sono qui a progettare.
Sempre con la matita in mano (o nei capelli in mancanza di altro), sempre con un’idea che vuole uscire dalla testa. Progettare un interno, un allestimento, un packaging, un giocattolo, una brochure. Il mio passato parla del mio futuro: di design, di progettazione, di passione per la grafica e la fotografia, sempre amante della buona cucina.
E dopo qualche anno passato tra un lavoro e l’altro, affinando le mie competenze, oggi sono qui, creative designer freelance, testarda, appassionata di manga, dei viaggi e del verde ottanio.
