Tradizionalmente, i curriculum sono in bianco e nero. Tuttavia, è possibile aggiungere un pizzico di colore qua e là per rendere l’esperienza di un recruiter più piacevole e la tua candidatura più visibile?
Se stai cercando un lavoro probabilmente sei più che consapevole della competitività del mercato del lavoro. Secondo il consulente hr Richard N. Bolles nel suo libro What Color Is Your Parachute: A Practical Manual for Job-Hunters and Career-Changers, ogni posizione di lavoro può ricevere da 100 a 250 curriculum. Tuttavia solo 5 o 6 candidati vengono convocati al colloquio.
Ridurre una pila di curriculum da 200 a 6 richiede l’eliminazione di molti candidati. Cosa puoi fare per evitare di essere scartato? Come puoi catturare l’attenzione di un reclutatore? In una prima fase l’impatto visivo ed estetico gioca un ruolo fondamentale.
Quando un recruiter guarda il tuo curriculum, prima ancora di soffermarsi a leggerne il contenuto, un primo livello di informazioni vengono recepite passivamente dall’impatto visivo, influenzato da layout, caratteri e colori utilizzati.
Teoria del colore
Data la funzionalità dei documenti in questione, un curriculum e una lettera di presentazione devono essere sempre di semplice e rapida lettura. Per aggiungere colore senza compromettere la leggibilità, è necessario conoscere due principi base della teoria del colore: contrasto e gerarchia.
Regola numero uno: scegli un colore ad elevato contrasto anche tenendo conto del tipo di carattere utilizzato, al fine di aumentarne la leggibilità.
L’elevato contrasto tra lo sfondo e le lettere semplifica la lettura. Il bianco e il nero creano il contrasto più alto possibile, quindi è considerato una delle migliori combinazioni di colori da utilizzare su un curriculum.
È possibile scegliere uno sfondo pallido e scritte scure (75-80% di nero). Tieni presente che il tuo cv potrebbe essere stampato in bianco e nero, quindi presta sempre attenzione a quali colori utilizzi e magari prova a fare una prova di stampa.
Regola numero due: disporre i colori gerarchicamente e non scegliere due colori dominanti.
La gerarchia visiva dispone gli elementi nell’ordine di importanza e guida l’occhio del lettore attraverso la pagina. Il colore dominante aiuta il reclutatore a vedere prima cosa dovrebbe leggere. I colori secondari, o accenti, consentono di organizzare il contenuto nella pagina. È possibile utilizzarli per evidenziare sottosezioni, collegamenti di portfolio e così via.
Probabilmente hai letto qualcosa riguardo alla psicologia del colore e il loro significato: il verde è associato alla natura, alla crescita e allo sviluppo; il viola è un colore reale e conferisce sensazioni di lusso e sfarzo; il giallo è il colore del sole e in genere comunica un umore felice e accomodante. Ma possiamo usare queste informazioni nei nostri curriculum?
Dovresti usare del colore nel tuo curriculum?
Non esiste una risposta universale sul fatto che i curriculum debbano avere colore. Alcuni settori sono più conservatori di altri e non accolgono positivamente estri creativi come l’utilizzo di colore in un curriculum. Se stai inviando una candidatura per l’ambiente legale, governativo o finanziario forse è meglio seguire gli standard ed evitare sbilanciamenti eccessivi.
Al contrario, in settori come l’IT, il marketing, i media e il design, riversare parte della proprio creatività nel curriculum favorisce a comunicare già una prima immagine di se al recruiter. È in questi casi che l’utilizzo di colori strategici possono aiutare la tua candidatura a distinguersi dagli altri curriculum. Le startup, in particolare, essendo ambienti tipicamente giovani e innovativi, sono molto liberali in termini di layout e rappresentazioni visive.
Se prendiamo nello specifico il caso del settore creativo o marketing, costruire un CV grafico o addirittura un site-cv (pagina web con il proprio curriculum) non solo risulta in mezzo ad altri più anonimi, ma rimane più facilmente impresso nella memoria del reclutatore e ancora di più comunica già in quella fare di recruitment alcune peculiarità e skill del candidato.
Quindi se siete creativi o marketer datevi da fare e sbizzarritevi perché il vostro curriculum dice già moltissimo di voi ed è una prima occasione di fare buona impressione.