Solo negli ultimi anni l’industria del graphic design si è evoluta molto. Tecnologie moderne come l’automazione, l’intelligenza artificiale e il machine learning hanno semplificato gli aspetti meccanici del lavoro di progettazione creativa e hanno dato ai progettisti la libertà che hanno cercato per molti anni. La diffusione di Internet ha anche dato origine a risorse grafiche a cui possono accedere le comunità di liberi professionisti, graphic designer e geni creativi.
Concentriamoci sui loghi. Oggi, è possibile creare un logo spendendo veramente poco utilizzando innumerevoli strumenti che si trovano online. Ci sono siti web che ti permettono di scegliere diverse parti di un logo (icona, font, colori…) e disporle nell’ordine e nell’orientamento che preferisci per creare un design “apparentemente” unico.
Se si decide invece di adottare l’approccio tradizionale e di rivolgersi ad un graphic designer professionista si spenderà sicuramente di più, all’incirca qualche centinaio di dollari/euro ma il risultato sarà sicuramente differente.
Di seguito sono riportati alcuni dei motivi per cui i migliori design di loghi non possono essere creati con soluzioni economiche come gli strumenti online di logo design o servizi di progettazione grafica remota.
1. Eccessiva semplificazione porta a progetti generici
L’approccio tradizionale per la creazione di loghi unici e distintivi comporta un lavoro articolato e completo. Si inizia con un brief con il cliente in modo da descrivere nel dettaglio il tipo di logo desiderato. C’è uno scambio di idee e opinioni che potrebbe anche coinvolgere più incontri ma che sarà di vitale importanza per una buona riuscita del progetto.
I programmi di progettazione di loghi peccheranno sempre di quella personalizzazione e unicità che invece si raggiunge con un progetto tradizionale. Inoltre con gli strumenti online ci si ritroverà spesso a scendere a compromessi con le grafiche disponibili però la creatività non dovrebbe accettare compromessi ma esprimere massima libertà.
2. Progettare loghi di qualità richiede professionalità
I grafici intraprendono studi e portano avanti una formazione e un’educazione dedicata ad alimentare la propria creatività, intuizione, empatia e soprattutto la capacità di visualizzare un progetto nella loro mente prima ancora di metterlo su carta (fisica o digitale che sia). Un creative designer, o un grafico, si deve dedicare allo studio di tipografia, calligrafia, disegno a mano libera o digitale e soprattutto deve dedicare uno studio costante nell’utilizzo dei software di progettazione grafica (2D e magari anche 3D).
Se si pensa a quanto possa essere articolato questo percorso di formazione si capirà facilmente che il risultato finale di un progetto affidato ad un professionista dovrà essere obbligatoriamente di qualità superiore ad un risultato automatizzato generato da un software.
3. L’esperienza non ha prezzo
Non si può dare un prezzo ad anni di esperienza nel settore. Un graphic designer esperto che ha lavorato a numerosi progetti in passato saprà quali loghi e quali colori possano funzionare meglio per una determinata azienda o settore.
Questo know-how potrà addirittura essere fonte preziosa di informazioni da condividere all’ufficio marketing o di comunicazione di un’azienda che per una diversa inclinazione professionale magari avevano sempre “visto le cose” da una differente prospettiva.
4. Rebranding: rinnovare un logo non è banale
I progetti di rebranding, ovvero quando risulta necessario ridefinire il logo e altri elementi di branding sono più comuni di quanto si pensi. Ci sono molte buone ragioni per dare al tuo marchio un restyling e un nuovo look però questa attività può risultare onerosa sia in termini di costi che in termini di tempo se il vecchio progetto era stato creato con metodi più rapidi e approssimativi. Ci si potrebbe ritrovare a voler stravolgere completamente il precedente progetto e in tale situazione, il rischio di perdere la propria identità visiva è dietro l’angolo.
Per concludere, tutto questo non significa che gli strumenti online di logo design non vadano utilizzati ma che semplicemente che bisogna dare il giusto peso ai due metodi e pertanto prendere le proprie decisioni consapevolmente quando si valuta a chi affidare la progettazione del logo della propria azienda o del proprio prodotto.